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Conte premier incaricato: caccia alla lista dei ministri

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Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha incaricato ieri il professor Giuseppe Conte della formazione del governo. Conte ha accettato – come da formula di rito – con riserva.

A partire dalle 12, il presidente incaricato ha iniziato a incontrare tutti i pariti, dopo aver visto ieri sera prima il presidente della Camera e poi la presidente del Senato, e stilerà la lista dei ministri da sottoporre – tra domani e sabato – al presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Seguiranno il giuramento e la fiducia, preveibilmente tra martedì pomeriggio e mercoledì mattina prima a Palazzo Madama e poi a Montecitorio.

Intanto cominciano ad articolarsi i giudizi delle forze politiche.

 

Il primo discorso di Conte

Il premier incaricato, giurista, apparso subito disinvolto davanti alle telecamere, subito dopo aver ricevuto l’incarico, ha sottolineato di voler agire da “avvocato difensore del popolo italiano”. Ha esordito sottolineando la “necessità di confermare la collocazione europea”.

Pare che alcune parti del suo discorso siano state modificate e rese più efficaci dall’intervento dle presidentge Mattarella.

I primi passi da fare

Il premier incaricato si è poi detto consapevole delle sfide che ha di fronte. “Il governo – ha elencato – dovrà cimentarsi da subito con i negoziati in corso sui temi del bilancio europeo, della riforma del diritto d’asilo e del completamento dell’unione bancaria: è mio intendimento impegnare a fondo l’esecutivo su questo terreno costruendo le alleanze opportune e operando affinché la direzione di marcia rifletta l’interesse nazionale”.

LE PAROLE DI CONTE

Il contratto tra 5Stelle e Lega asse del programma

“Il contratto su cui si fonda questa esperienza – ha detto – rappresenta in pieno le aspettative di cambiamento degli italiani. Lo porrò a fondamento dell’esperienza di governo nel pieno rispetto delle prerogative del presidente della Repubblica e della Costituzione. Voglio dar vita a un governo dalla parte dei cittadini”. “Sono disponibile” a fare il premier – ha evidenziato ancora – “senza risparmiarmi, con il massimo impegno e la massima responsabilità”.

“Non vedo l’ora di iniziare a lavorare sul serio, grazie a tutti”, aggiunge. “Nei prossimi giorni tornerò dal presidente della Repubblica per sciogliere la riserva e in caso di esito positivo per sottoporgli le proposte sui ministri”.

Inizia la partita per la squadra di governo

Complessa, però, la partita sulla squadra di governo. La composizione della lista dei ministeri è infatti ancora incerta.

Certamente Conte e Mattarella dovranno lavorare in stretto contatto per definire una squadra che appare largamente già costruita all’esterno da Lega e Movimento Cinque stelle. Prevedibile che ora il capo dello Stato darà corpo alle sottolineature espresse nelle scorse settimane. Paletti chiari piantati dal Colle sulla politica estera, il rispetto dei Trattati, anche economici, e degli accordi internazionali. Temi fondamentali che riguardano soprarttutto tre ministeri: Esteri, Difesa e Economia.

Lo scontro su Paolo Savona

E proprio sull’Economia potrebbe esserci un contrasto forte: la Lega insiste sul nome di Paolo Savona, economista esperto e capace, ministro già all’epoca del governo Ciampi, che però da anni ha virato su posizioni fortemente critiche su Unione e Euro, negli ultimi anni. Com’è ovvio il Quirinale non gradirebbe questo nome.

 

In taxi al Quirinale: le notizie del 23 maggio

È arrivato puntualissimo al Quirinale, per l’incontro con il presidente Mattarella, il professor Giuseppe Conte, che si è fatto portare al colle da un taxi.

Nei palazzi della politica si parla già di una possibile fiducia al nuovo governo martedì pomeriggio o mercoledì mattina della prossima settimana al Senato. Entra in ballo anche la lista dei ministri, con relativo “totoscommesse”.

Conte si è presentato dal presidente con una cartellina bianca, forse l’elenco delle prime questioni da sottoporre al presidente della Repubblica. Il loro incontro si è protratto a lungo. È terminato dopo quasi 2 ore. Si attende ora di conoscere le intenzioni del Quirinale.

Poi è uscito a parlare con i media il segretario generale del Quirinale, Ugo Zampetti, che ha confermato che Mattarella ha dato l’incarico al professor Conte che, come da prassi, si è “riservato di accettare”.

È stata annunciata una dichiarazione del presidente incaricato, che secondo la prassi dovrebbe recarsi prima al Senato e poi alla Camera per comunicare ufficialmente di aver ricevuto l’incarico e, nei prossimi giorni, potrebbe anche fare le sue consultazioni, prima di tornare al Quirinale con una lista di ministri.

La dichiarazione di Conte

Il premier incaricato ha subito riconosciuto la collocazione europea dell’Italia, ha detto che tradurrà in pratica il programma concordato da 5Stelle e Lega.

Ha aggiunto che vuol far nascere “il governo del cambiamentio”, “dalla parte del cittadino, che tuteli i loro interessi”.

Conclude dicendo di voler essere, anche perché avvocato, “il difensore degli italiani”.

 

L’apprezzamento di Fico, le polemiche di Di Battista

Intanto, dopo le polemiche sollevate contro il Quirinale da Di Battista, arriva la “correzione” del presidente della Camera, Roberto Fico (nella foto sopra).

“Il presidente Mattarella sta svolgendo il proprio ruolo in maniera inappuntabile. È garante assoluto della nostra Carta e lo ha dimostrato inequivocabilmente in queste settimane, agendo in modo accorto e imparziale”: queste le parole con cui Fico risponde a Montecitorio al cronista che gli chiede un commento sull’operato del capo dello Stato nella gestione della crisi.

 

 

Forse la crisi di governo è prossima alla soluzione: le notizie della mattina del 23

Il professor Giuseppe Conte, indicato da Lega e 5Stelle come premier del governo giallo-verde, salirà alle 17.30 al Quirinale, convocato dal presidente Sergio Mattarella. In mattinata nuovo faccia a faccia tra i due leader Matteo Salvini e Luigi Di Maio prima della mossa del Quirinale. L’incontro tra i due è mdurato circa un’ora. Sempre in mattinata, su espressa domanda della Presidenza della Repubblica, i due hanno confermato la proposta di conferimento dell’incarico per la formazione del governo al professor Giuseppe Conte.

Di Maio “Comincia la terza repubblica”

“Oggi comincia la terza Repubblica, ve l’avevo detto, l’avevo promesso”, ha detto Di Maio ha commentando, la convocazione di Giuseppe Conte al Quirinale. “Ovviamente il presidente decide ma se è stato convocato….”, ha aggiunto.

La Lega: “Pronti a partire”

“Soddisfazione in casa Lega per la convocazione di Conte dal presidente della Repubblica. Pronti a partire”. E’ quanto si legge in una nota della Lega.

È tutto un fiorire di dubbi intorno alla soluzione della crisi di governo, aperta dalle elezioni del 4 marzo.

Fino all’ultimo il valzer delle incertezze e dei dubbi

Quando tutto sembrava fatto, le polemiche sul curriculum di Giuseppe Conte, il candidato a Palazzo Chigi del possibile governo giallo-verde, hanno fatto slittare tutto. Nel vertice di ieri, in una insospettavbile mensa del centro di Roma, tra Di Maio, Salvini e forse anche Conte (ma la Lega nega la presenza dell’avvocato privatista), il percorso verso l’incarico ha subito una battuta d’arresto.

Potrebbe non essere oggi, mercoledì 23 maggio, infatti, il giorno in cui Mattarella conferirà il mandato al premier incaricato. Potrebbe avvenire giovedì 24 maggio (ma il condizionale ormai in questa tortuosa vicenda è d’obbligo). Quello che è certo è che, davanti alla ricomparsa dlel’ipotesi Di Maio premier, Salvini ha ribadito il suo no. E tutto sembra essere tornato in alto mare.

Incertezze sul professor Conte: le notizie del 22 maggio

Sul professor Conte, Mattarella non ha preso alcuna posizione e la figura del professore foggiano è al vaglio scrupoloso del Quirinale. Ma, anche alla luce delle polemiche sulla sua carriera universitaria e sull’atteggiamento assunto sul caso Stamina, la riflessione del Quirinale potrebbe durare almeno 24 ore in più del previsto.

Co0munque il professore di diritto privato all’Università di Firenze, resta il candidato alla Presidenza del Consiglio del governo Lega-M5s, assicura la capogruppo alla Camera Giulia Grillo che alla domanda afferma: “Ma ci mancherebbe altro!”. La deputata si è invece detta “dispiaciuta” per la “macchina del fango” che è stata accesa nei suoi confronti.

Ma – dietro le quinte – torna a spuntare l’ipotesi Di Maio prwemier, che convincerebbe di più il Quirinale, daot il peso politico maggio del leader dei 5Steqlle.

Un vertice segreto tra Di Maio e Salvini

Ancora in corso, fuori da Montecitorio, un incontro segreto tra i leader di Lega e M5S Matteo Salvini e Luigi Di Maio. Al vertice, riferiscono fonti politiche, dovrebbe essere presente anche il premier designato dai due partiti, Giuseppe Conte.

Ma fonti del Carroccio smentiscono la presenza anche del giurista all’incontro.

E torna in ballo – vista la scarsa convinzione ocn cui è stata accolta la proposta del professor Conte – l’ipotesi di Di Maio premier.

All’esame dei due leader la composizione della squadra di governo che, a quanto risulta, sarebbe comunque completata mantenendo, allo stato, l’indicazione “divisiva” di Paolo Savona all’Economia. L’economista, già ministro con Ciampi, viene ritenuto ostile all’euro, avendoo definito “una gabbia”.

Sull’assetto della squadra il candidato premier e i due leader starebbero comunque facendo gli approfondimenti.

Ancoran non è fatta per il governo

Ancora non è fatta per il nuovo governo uscito dalle elezioni del 4 marzo. Dopo gli incontri di questa mattina di Mattarella con il presidente della Camera, Fico, e quella del Senato, Casellati, poco dopo le 13 è iniziato – lontano da Montecitorio – un vertice tra i leader di Lega e M5S Matteo Salvini e Luigi Di Maio.

All’incontro, riferiscono fonti politiche, dovrebbe essere presente anche il premier designato dai due partiti, Giuseppe Conte. All’esame dei due leader – a qaunto si sa – la composizione della squadra di governo che, a quanto risulta, sarebbe comunque completata mantenendo, allo stato, l’indicazione di Paolo Savona all’Economia, che rappresenta una “grana” seria sulla strada della formazione del nuovo esecutivo.

Sull’assetto della squadra il candidato premier e i due leader starebbero comunque facendo degli approfondimenti, per evitare le eventuali bocciatura di Mattarella.

Stamattina due incontri al Quirinale

Il nome c’è, ora l’ultima parola spetta al Colle. Ieri, lunedì 21 maggio, uscendo dallo studio alla Vetrata al Quirinale, Luigi Di Maio e Matteo Salvini si sono dichiarati pronti, quasi con toni trionfalistici, a iniziare l’avventura di governo e a dare attuazione al contratto stipulato, dopo aver indicato al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il nome del professor Giuseppe Conte come potenziale premier.

 

Situazione fluida

Tuttavia il presidente del consiglio non è un mero esecutore di contratti firmati dai partiti, ma il responsabile della politica del governo, di cui garantisce l’unità di indirizzo. Un’azione che in questa fase deve tener conto dei segnali di allarme sui conti pubblici e della salvaguardia dei risparmi degli italiani.

La situazione resta comunque fluida e, anche alla luce delle udienze di oggi con Fico, arrivato intorno alle 11, e Casellati (nella foto qui sopra), giunta verso le 12, un incarico non dovrebbe arrivare prima di domani, mercoledì 22 maggio, visto che nel pomeriggio Mattarella è atteso a Civitavecchia per la partenza della nave della legalità.

Convocati presidente di Camera e Senato

La strada verso il conferimento dell’incarico perciò è tutt’altro che in discesa. Anzi. I tempi si allungano e per questa mattina il Capo dello Stato ha deciso di convocare i presidenti della Camera, Roberto Fico, e del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, rispettivamente alle 11 e alle 12. Un atto di riguardo nei loro confronti, visto che nelle settimane scorse hanno avuto due incarichi esplorativi, per aggiornarli sugli sviluppi della situazione e per ascoltare le loro valutazioni. Il segnale che il momento è delicato e la crisi lungi dall’essere risolta.

Dubbi su conti pubblici e risparmi

Mattarella alle delegazioni di M5S e Lega non ha nascosto tutta la sua preoccupazione per i segnali di allarme che arrivano sui conti pubblici italiani e sui risparmi dei cittadini. Poi, di fronte all’indicazione di Conte per la carica di premier, una piccola lezione di diritto costituzionale, con il richiamo all’articolo 95 della Costituzione, che al presidente del Consiglio assegna un ruolo cruciale, in quanto dirige la politica generale del governo e ne è responsabile. Inoltre mantiene l’unità di indirizzo politico ed amministrativo, promuovendo e coordinando l’attività dei ministri.

Di Maio e Salvini concordi: “Fatto il nome del premier a Mattarella”, le notiie del 21 maggio 2018

Sembra molto soddisfatto Luigi Di Maio dopo l’incontro di oggi pomeriggio al Quirinale. Con il leader pentastellato sono saliti al Colle i capigruppo alla Camera e al Senato Giulia Grillo e Danilo Toninelli e il capo della comunicazione Rocco Casalino, come mostra il tweet lanciato sul sito della presidenza della Repubblica.

Uscendo dal Quirinale, Di Maio ha svelato finalmente il nome del candidato premier, dicendo “Giuseppe Conte sarà un premier politico di un governo politico, indicato da due forze politiche, con figure politiche al proprio interno. E soprattutto con il sostegno di due forze politiche votate. No ai cambi di casacca, no a persone che vengono dal gruppo Misto e che entrano in altri gruppi. Non era questo lo spirito che volevamo dare al governo”.

 

Poco dopo il blog dei Cinquestelle conferma il nome di Giuseppe Conte, pubblicando un commenti di Luigi Di Maio, come vedete dall’immagine qui sopra.

 

Il Quirinale stasera non parlerà

Mattarella stasera non parlerà, neppure con una nota. La replica ufficiale è attesa per domani mattina.

Potrebbe essere convocato il professor Conte al Quirinale.

 

Le dichiarazioni di Salvini

Poco dopo il Quirinale ha mostrato anche l’incontro di Mattarella con la delegazione di Salvini e della Lega Nord. Anche il leader leghista ha confermato di aver indicato il nome del rpesidente del Consiglio a Mattarella. Poi ha respinto le critiche che arrivano dall’Europa: “Nessuno ha niente da temere, anzi. Vogliamo un governo che metta l’Italia al centro, prima gli italiani”. Sono i temi della campagna elettorale leghista”. “Siamo pronti a iniziare – ha concluso Salvini – abbiamo affidato a Mattarella le nostre speranze”.

Di Maio ha percorso un breve tratto a piedi prima di entrare al Quirinale ed è stato salutato da alcuni cittadini che lo festeggiavano.

“È un momento storico” – ha detto Di Maio, aggiungendo “oggi nasce la terza repubblica”. E alle critiche che gli sono state fatte dall’estero ha detto: “Fateci partire, poi ci criticate”, ha aggiunto con un accattivanete sorriso. Di Maio non ha fatto nessun nome, ma in molti sono convinti che anche dopo l’incontro con Mattarella esce rafforzato il nome di Giuseppe Conte come premier (nella foto qui sotto Di Maio e Conte insieme in un recente convegno)

I due partiti al Quirinale

Movimento 5 Stelle e Lega Nord si presenteranno oggi pomeriggio al Quirinale con l’ipotesi già definita di un governo giallo-verde. I primi saranno alle 17.30 Danilo Toninelli e Giulia Grillo, rispettivamente presidente del gruppo parlamentare MoVimento 5 Stelle del Senato e della Camera, accompagnati da Luigi Di Maio. Seguiranno alle 18 Gian Marco Centinaio e Giancarlo Giorgetti, al vertice dei gruppi leghisti di Senato e della Camera, con loro ci sarà da Matteo Salvini.

Qui dovrebbe essere ribadito il nome di Giuseppe Conte (nella foto in apertura con Di Maio) che i due leader porteranno a Mattarella. Conte, nella sua materia, il diritto privato, è un nome importante, con un lungo curriculum e esperienze internazionali da Yale a Cambridge alla Sorbona. Politicamente invece Giuseppe Conte è un homo novus.

Avvocato cassazionista, docente a Firenze, oltre che a Roma, negli anni scorsi ha avuto simpatie renziane, prima di avvicinarsi al M5S.E proprio Renzi ha cercato di stroncare la candidatura: “Conte chi? L’amico di Maria Elena Boschi?”, ha detto ieri.

L’allarme dello spread

Intanto oggi è arrivato un segnale allarmante dall’economia: lo spread è volato a 180, una soglia mai toccata dopo l’estate 2017. Ma occorre attendere la formazione del governo per vedere se rassicurerà i mercati.

“Chiuso l’accordo politico”

“Io e Salvini abbiamo chiuso un accordo politico. Ovviamente le prerogative sono ora del presidente della Repubblica, sceglierà lui i passaggi da fare”, ha detto ancora Di Maio. “Prima di spread e dei parametri di Bruxelles vengono i cittadini italiani – ha sottolineato il leader M5s – con i loro diritti essenziali. E se dovremo pretendere qualcosa in Europa non andremo col cappello in mano ma chiederemo i margini per poter spendere come seconda forza manifatturiera in Europa e che da 20 miliardi e ne vede rientrare 10-12”.

Un superministero lavoro-economia

“Abbiamo chiesto che il ministero dello sviluppo economico con dentro quello del Lavoro sia un super ministero per risolvere i problemi degli italiani vada al Movimento 5Stelle insieme a tanti altri e alla possibilità di guidare questo cambiamento”.

Io e Di Maio nel governo? “Siamo disponibili a metterci la faccia”, ha detto ancora il leader della Lega Nord Salvini.

Fdi nel governo? “A me piacerebbe, in un governo che vuole cambiare regole, ci starebbe bene, ma non posso far violenza a nessuno”.

Ancora nessuna conferma su Conte

Nessuna conferma ufficiale arriva né dalla Lega né dal M5S ma nelle ultimissime ore il ballottaggio tra Conte e Andrea Roventini, entrambi candidati ministri del Movimento starebbe vedendo in vantaggio il docente di Diritto Privato fiorentino e membro del Consiglio di presidenza della Giustizia amministrativa. Su Conte, a dispetto di Roventini, ci sarebbe anche il placet della Lega.

Di Maio e Salvini nel governo

L’accordo, a cascata, è molto avanzato anche sulla squadra dei ministri. Favoritissimo Giampaolo Massolo agli Esteri mentre Luigi Di Maio e Matteo Salvini sarebbero diretti il primo al Ministero dello Sviluppo Economico-Lavoro (il M5S ha proposto l’unione dei due dicasteri) e il secondo all’Interno.

Le notizie di domenica 20 maggio

 

Ultime trattative tra Lega ed M5s per il governo giallo-verde. I due movimenti sono stati convocati per domani pomeriggio al Quirinale.

“Stamattina – ha detto Matteo Salvini durante un comizio a Fiumicino e parlando dell’incontro avuto con Luigi Di Maio – abbiamo chiuso l’accordo sul premier e sulla squadra di ministri. Speriamo che nessuno metta veti su una scelta che rappresenta la volontà della maggioranza degli italiani”.

Il faccia a faccia, durato poco più di un’ora, è terminato all’ora di pranzo ed è stato tutto incentrato, si apprende in ambienti politici, sul nodo del premier e sulla squadra di governo. Nel corso della giornata i due leader hanno avuto anche una serie di contatti telefonici.

Domani gli iatliani potranno sapere su cosa hanno raggiunto l’accordo.


MotoGp Silverstone: cancellato dopo ore il Gran premio, pista impossibile

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Non si parte a Silverstone. La pioggia rende impraticabile una pista rifatta, ma non permeabile alla pioggia. Situazione pericolosa. Intanto per Rabat stagione finita dopo l’incidente di sabato scorso durante le prove. È ricoverato all’ospedale di Coventry dove subirà un’operazione chirurgica alla gamba che si è infortunata in più punti.

La Direzione di corsa – dopo molte ore di attesa – ha deciso di cancellare il Gran premio di Gran Bretagna. Giornata persa per il motomondiale.

 

Vinales migliore nel warm up

Sorpresa a Silverstone: Maverick Vinales su Yamaha ha segnato il miglior tempo (2:01.980) nel warm up di MotoGp.

Lo spagnolo, compagno di squadra di Valentino Rossi, ha corso insieme ai suoi colleghi su pista asciutta, precedndo Andrea Dovizioso (Ducati), Marc Marquez (Honda) e il poleman Jorge Lorenzo (Ducati). Decimo tempo per Valentino Rossi sull’altra Yamaha.

 

Semaforo verde anticipato

Semaforo verde anticipato, oggi, per la gara della classe MotoGp nel Gp di Gran Bretagna di motociclismo. La corsa comincerà alle 12.30, in diretta su SkyMotoGpcon un anticipo di un’ora e mezza rispetto a quanto previsto. Una decisione presa in considerazione delle previsioni meteo sfavorevoli per oggi nella zona del circuito, già ieri copito as lungo dalla pioggia.

Alle 14 prenderà il via la gara della Moto3 e alle 15.30 quella della Moto2.

Dominio Ducati, primo Lorenzo

Più forti dell’asfalto sconnesso, della pioggia e della sfortuna, le Ducati hanno dominato il complicato pomeriggio di qualifiche sul circuito di Silverstone, dove oggi andrà in scena il 12° capiteolo del Mondiale MotoGp.

A conquistare la pole position è stato Jorge Lorenzo. Da quando ha deciso di lasciare il team di Borgo Panigale, lo spagnolo inanella prestazioni straordinarie, mettendo anche un po’ in ombra Andrea Dovizioso, comunque ottimo secondo per una doppietta che mancava dal 2006. Su una pista dal fondo insidioso, Marc Marquez ha limitato i danni, prendendosi un buon quinto posto dietro a Johann Zarco, terzo con la Yamaha Tech3 e all’idolo di casa Cal Crutchlow, quarto con la Honda. Brutte qualifiche per le Yamaha ufficiali, con Maverick Vinales undicesimo e Valentino Rossi dodicesimo, vittima l’italiano di un problema ai box che gli ha impedito di cercare il miglior tempo.

Grave incidente a Tito Rabat

Non ha preso parte alle qualifiche lo spagnolo Tito Rabat, che ha pagato più di tutti l’improvviso temporale che si è abbattuto sulla pista durante la quarta sessione.

Il pilota della Ducati Avintia, caduto con molti altri colleghi alla curva 7 dove si erano formate delle profonde pozzanghere, è stato colpito ad una gamba dalla moto dell’italiano Franco Morbidelli. Portato al centro medico e poi in ospedale a Coventry, a Rabat è stata diagnosticata una lesione multipla alla gamba destra, al femore e alla tibia e al perone.

Nella foto qui sopra: i soccorsi al pilota spagnolo.

#Romadicebasta, manifestazione in Campidoglio: video

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“Vogliamo che Roma torni a essere una Capitale: inclusiva, vivibile, accogliente, con un’idea di futuro”: è questo l’appello del comitato promotore del sit-in #Romadicebasta che si terrà stamattina a partire dalle 10.30 in Campidoglio.

L’iniziativa è nata da un appello su Facebook partito dal gruppo “Tutti per Roma. Roma per tutti” che – come spiega una delle promotrici, Martina Cardelli – conta 22.000 iscritti. Si tratta di un gruppo civico “formato da sei donne romane, ognuna con il suo lavoro e con la propria famiglia”, che promuove “l’idea della partecipazione civica come elemento di pressione nei confronti delle istituzioni per migliorare la città”.

 

Niente sigle politiche

Alla manifestazione non parteciperanno sigle politiche, anche se è possibile la presenza di singoli esponenti politici. È lo stesso vademecum del comitato a spiegarlo: “Appuntamento – scrivono dal comitato promotore – in piazza del Campidoglio alle 10.30. Ci è stato proposto e volentieri diffondiamo di indossare un nastro bianco per Desirée”.

 

Cosa portare in piazza

“Cosa portare: Fotografie, cartelli e striscioni del vostro #romadicebasta; bandiere e simboli di comitati associazioni e reti di cittadini; proposte, suggerimenti, risultati di azioni positive già realizzate, dossier, documenti che potranno essere inseriti nei sacchi di raccolta presenti in piazza; strumenti musicali; un sacchetto per aiutarci a lasciare pulita la piazza”.

E cosa non portare…

“Cosa non portare: sigle e bandiere di partiti perché il sit in è una iniziativa civica”.

Che cosa indossare

“Cosa indossare: Un ritaglio di rete arancione da cantiere; le magliette della manifestazione #romadicebasta che potranno essere ritirate in piazza”.

Eurobasket donne: alle 20,30 Italia-Russia su Sky sport, impresa ardua per le azzurre

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L’Italia si gioca stasera l’accesso ai quarti degli europei femminili contro la fortissima Russia: la partita sarà trasmessa in diretta esclusiva su Sky Sport Arena stasera, martedì 2 luglio alle 20,30. Probabile il recupero di una delle “punte” azzurre, Giorgia Sottana, che ha saltato precauzionalmente il secondo tempo della sfida alla Slovenia. Azzurre sfavorite dal...

Mondiali basket: Italia-Spagna partita da dentro o fuori alle 14,30 (diretta Sky)

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Ai Mndiali di basket è il giorno di Italia-Spagna, una partita molto difficile per gli azzurri e da dentro o fuori.

Gli azzurri, con una sconfitta saluterebbero la competizione e l’ultima partita con Porto Rico diventerebbe inutile.

Una vittoria, invece, avvicinerebbe la squadra di Meo Sacchetti ai quarti di finale, un obiettivo che solo un mese fa sembrava impossibile da raggiungere.

Di fronte c’è una delle grandi nazionali europee, una selezione che ha saputo conquistare medaglie in tutti i grandi appuntamenti, Europei, Mondiali ed Olimpiadi. Servirà una gara perfetta, quella che tutti i tifosi ed appassionati si aspettano di vivere da un momento all’altro e quella che è riuscita a fare lItalia contro la Serbia nel primo tempo prima di essere travolta.

La partita sarà trasmessa in diretta su Sky, a partire dalle 14,30.

Conte incontra la Von der Layen: “Fateci ridurre il debito con la crescita”

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Stamattina, alle 10,30, incontro a Bruxelles tra il premier italiano Giuseppe Conte, che ha appena ottenuto il via libera di Camera e Senato, e la signora Von der Leyen, nuova arbitra dei destini europei.

Ieri Ursula, con un chiaro messaggio indirizzato a Roma, ha chiamato in causa anche Roberto Gualtieri, ricorda che il nuovo ministro dell’economia italiano, ribadendo che “viene dal Parlamento europeo, conosce perfettamente il patto di stabilità e sa esattamente quali sono le regole che abbiamo stabilito in Europa. Gualtieri sa cosa ci aspettiamo nella prossima legge di stabilità'”.

La lunga partita tra Roma e Bruxelles si aprirà ufficialmente oggi e su questo tema dei “numeri” si tornerà certamente, specie dopo l’incarico di Paolo Gentiloni all’Economia europea.

Conte: 3 obbiettivi per l’Italia

“Subito al lavoro – ha scritto Conte su Facebook – oggi sarò a Bruxelles dove si prospetta una giornata fitta di incontri con i vertici delle Istituzioni comunitarie. In Ue non abbiamo tempo da perdere, ritengo sia prioritario accelerare per raggiungere 3 obiettivi fondamentali e per l’Italia e gli interessi degli italiani: la modifica del Patto di stabilità a favore della crescita, il superamento del Regolamento di Dublino, un regime interventi straordinari che favoriscano la crescita e lo sviluppo del nostro Mezzogiorno”.

“Tempo per fare l’Italia digitale”

“Abbiamo bisogno di un po’ di tempo per fare l’Italia digitale, dobbiamo ri-orientare il sistema industriale verso la green economy, dobbiamo fare investimenti che ci consentano di orientare lo sviluppo verso una maggiore occupazione e vogliamo in modo trasparente fare un patto con Ue su questo che è il nostro programma”: lo ha detto il premier Giuseppe Conte a Bruxelles.

“Ridurre il debito con la crescita”

“Il nostro obiettivo – ha aggiunto Conte – è la riduzione del debito, non stiamo dicendo che non vogliamo i conti in ordine ma lo vogliamo fare attraverso una crescita ragionata e investimenti produttivi”. “Consentiteci di realizzare questi investimenti e per un po’ di tempo lasciateci realizzare questo progetto”, ha detto Conte riassumendo il contenuto del suo confronto con i vertici delle istituzioni Ue.

La cometa Neowise dà spettacolo, è la protagonista delle notti d’estate

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La cometa C/2020 F3 Neowise dà spettacolo, dopo aver raggiunto la distanza minima dalla Terra. Scoperta in marzo e viisibile a occhio nudo ormai dai primi di giugno, è la vera protagonista del cielo di queste notti d’estate e si prevede che continui a essere ben visibile almeno fino a metà agosto.

In realtà l’altezza della cometa sull’orizzonte non sarà mai elevata, quindi gli esperti consigliano di armarsi di un piccolo binocolo e osservarla da luoghi lontani dalle luci dei centri abitati.

 

L’aiuto del virtual Telescope

Per chi ha voluto darle un’occhiata più dettagliata, l’occasione è stata la diretta organizzata dal Virtual Telescope alle 21,30 del 23 luglio, che il canale Ansa Scienza ritrasmette in streaming, con il commento dell’astrofisico Gianluca Masi.

L’occasione è stata ancora più preziosa perché dal 23 luglio la cometa sarà visibile soprattutto la sera per l’effetto combinato dell’allontanamento della cometa dal Sole e il moto orbitale della Terra.

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La serie A riparte alle 12,30 da Inter-Crotone, alle 15 altre 7 partite, il Napoli a Cagliari

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La serie A ricomincia alle 12,30 da Inter-Crotone. “Dobbiamo avere il dovere di lottare fino alla fino. Quando sei all’Inter, questo è un obbligo”: dice il tecnico nerazzurro Antonio Conte alla vigilia della partita. Si tratta di una sfida da non sottovalutare: “Bisogna fare grande attenzione. E’ sempre un’incognita riprendere dopo le feste. Dobbiamo continuare nella nostra serie positiva”.

Sette partite alle 15

A Bergamo si gioca, invece, alle 15 il match clou di giornata: l’Atalanta, che deve recuperare una gara, vuole rilanciare le sue chance Champions con la sorpresa Sassuolo che rilancia Caputo. La sfida più attesa è tra i giocolieri Ilicic e Berardi.

La Roma prova a blindare il terzo posto contro la Samp di un altro ex amato, Ranieri. Senza Spinazzola, ma con Mkhtaryan e Dzeko Fonseca cerca l’undicesima vittoria in 15 gare, in attesa di crescere nelle sfide con le big.

Rischia di più il Napoli del sofferente Gattuso: ha preso un punto in tre gare, ha molti infortunati e qualcosa si è inceppato. Ora reca visita a un Cagliari in buona salute che ha perso Rog ma riabbraccia Nainggolan (che però non dovrebbe giocare).

Ostacolo da non sottovalutare anche per la Lazio di super Immobile che non vince da quasi un mese e ha conquistato un misero punto in quattro gare. Inammissibile una nuova frenata (il derby del 15 si avvicina) ma Ballardini ha cominciato il suo ciclo con una vittoria e il Genoa nell’ultima gara in casa ha fermato il Milan.

In chiave salvezza sfida batticuore tra il Parma, in fase regressiva, e il Toro di Giampaolo che dà saltuari segni di ripresa ma poi alla distanza perde punti preziosi nonostante i gol di Belotti, ed è malinconicamente ultimo. La fiducia nel tecnico granata sembra ormai a tempo, ma a dargli una robusta mano, dopo una lunga assenza, ci sarà il rientrante Baselli.

Dopo l’impresa con la Juve la Fiorentina vuole dare continuità di risultati e risalire la classifica verso una zona che più le compete: molto interessante la sfida col Bologna che aspira ad una posizione più ambiziosa. Chiude il programma Spezia-Verona, gara aperta con gli ospiti favoriti se avranno smaltita la stanchezza mostrata negli ultimi turni.

Ecco tutte le partite delle 15.

Atalanta-Sassuolo 0-0
Fiorentina-Bologna 0-0
Parma-Torino 0-0
Roma-Sampdoria 0-0
Genoa-Lazio 0-0
Cagliari-Napoli 0-0
Spezia-Verona 0-0

LA CLASSIFICA

 

 

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Roma-Inter: all’ora di pranzo una sfida per lo scudetto, fiduciosi i due allenatori

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Antonio Conte glissa sulle voci che riguardano Suning, è consapevole che il mercato di gennaio non riserverà sorprese vista la difficile congiuntura economica, chiede risultati alla vigilia di un ciclo di partite difficili: Roma e Juventus in campionato, la Fiorentina in Coppa Italia. Sfide che dovranno dire quali siano le reali ambizioni dell’Inter, reduce da una sconfitta contro la Sampdoria.
L’allenatore resta fedele alla linea che si è dato, nessuna polemica e una buona dose di diplomazia, esprime voglia di vincere e di ottenere risultati, di affermarsi in un campionato dove – spiega in conferenza stampa – la Roma potrà dire la sua. “E’ una squadra forte – esordisce – sicuramente è tra quelle che possono ambire allo scudetto o a un posto in Champions”.

La partita scudetto si gioca alle 12,30, in diretta su Dazn ma visibile anche per gli abbonati Sky sul canale 209.

Fonseca: “Pensiamo all’Inter”

Ci sono partite che all’interno di una stagione possono rappresentare delle sliding doors, Roma-Inter è una di quelle. Non per Paulo Fonseca, almeno a parole. “Non possiamo pensare oltre la sfida con i nerazzurri” risponde il portoghese a chi gli chiede se la gara dell’Olimpico abbia o meno il sapore di una sfida scudetto. L’ex Shakhtar non vuole sbilanciarsi e prova ad allentare la tensione: “Abbiamo preparato la partita come sempre, vedo la squadra motivata e in fiducia”. Parole che trovano riscontro nei risultati perché la Roma in campionato delle ultime nove partite ne ha perse appena due.

Probabili formazioni

Roma (3-4-2-1): 13 Pau Lopez; 23 Mancini, 6 Smalling, 3 Ibanez; 2 Karsdorp, 17 Veretout, 14 Villar, 37 Spinazzola; 7 Pellegrini, 77 Mkhitaryan; 9 Dzeko.

Inter (3-5-2): 1 Handanovic; 37 Skriniar, 6 de Vrij, 95 Bastoni, 2 Hakimi, 5 Gagliardini, 77 Brozovic, 23 Barella, 36 Darmian, 9 Lukaku, 10 Lautaro.

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Recovery plan: stasera il Consiglio dei ministri

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Voto sul Recovery e poi resa dei conti? È questo che si respira nell’aria visto che le tensioni tra il governo e Italia Viva non sembrano calare. Il Consiglio dei ministri è fissato per le 21,30. Quindi si deciderà tutto in tarda serata o durante la notte.

“È stata appena inviata a tutti i ministri, come da impegni assunti nel corso dell’ultimo incontro, la nuova bozza del Recovery Plan, rielaborata all’esito del confronto con le forze di maggioranza sulla base delle varie osservazioni critiche da queste formulate”, si legge in una nota della presidenza del Consiglio.

“Dobbiamo correre” dice il premier Giuseppe Conte riferendosi all’approvazione. Quanto alla crisi di governo, “lavoriamo per costruire, il momento è così difficile che dobbiamo mettercela tutta per offrire risposte ai cittadini. Sta arrivando una impennata dei contagi, dopo Gran Bretagna, Irlanda Germania, sta arrivando anche da noi e non sarà facile, dobbiamo fare ancora dei sacrifici”, sottolinea.

Matteo Renzi polemico

“A me del cambio di governo interessa zero, il problema non è come si cambia il governo ma come si affronta la pandemia. A me non importa nulla delle poltrone, ma che non si buttino i soldi” in arrivo dall’Europa. “Quindi o li spendiamo bene o spendeteli senza di noi”, erano state le parole del leader di Iv Matteo Renzi a Rtl a proposito degli attriti interni alla maggioranza e con Conte. “Approviamo questo benedetto Recovery – ha aggiunto – Ma mettiamo questi soldi per le cose utili”. E poi in serata è tornato anche sul Mes: “Presentato il Piano Pandemico nazionale. Dice: ‘Se ci sono poche risorse, bisogna scegliere chi curare’. Ho una idea più semplice. Se ci sono poche risorse, prendiamo il MES. Ci vuole tanto a capirlo?”. “Conte può stare al suo posto quanto gli pare, il problema è se restiamo al nostro posto noi”, ha detto ancora Renzi.

Le perplessità di Teresa Bellanova

“Il piano del governo sul Recovery è composto di oltre 170 pagine, adesso lo stiamo leggendo e stasera, nel Cdm, valuteremo come esprimere il nostro voto. Certo è che noi non siamo responsabili del blocco che c’è stato sul Recovery, né del ritardo”, ha precisato la ministra delle Politiche Agricole e senatrice di Italia Viva, Teresa Bellanova che, nel rispondere a una domanda sulle eventuali dimissioni della delegazione di Italia Viva al governo, ha aggiunto: “Facciamo un passo per volta. Per adesso possiamo dire che sul Recovery abbiamo portato un risultato, non per noi, ma per il Paese, perché è stato abbondantemente modificato. Ora valuteremo merito per merito le singole questioni. Per quanto riguarda la situazione più complessiva è evidente che rimangono delle problematiche aperte, rispetto ad esempio la questione sanitaria”.

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